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PIETRA LIGURE INCONTRO TEMATICO “BEN-ESSERE INSIEME”

Il 22 febbraio scorso la Casa Vacanza di Pietra Ligure, in collaborazione con l’Associazione spazio Tipot di Piossasco (TO), ha dato vita ad evento dedicato alla scoperta delle emozioni, alla motricità e alla dimensione corporea attraverso il linguaggio universale del gioco.

Le risposte emozionali sono responsabili di cambiamenti dello schema corporeo e nello schema celebrale”. Queste parole, affermate da un noto neuroscienziato, psicologo e saggista portoghese, delineano gli sfondi di un’intensa esperienza vissuta dai 57 bambini frequentanti le classi II A e II B della Primaria dell’Istituto Paritario Cor Jesu di via Teano a Milano.

Vi sono tuttavia ulteriori prospettive che meritano di essere scrutate e che possono aprire lo sguardo verso orizzonti meno evidenti che però si intrecciano all’interno di un gruppo-classe. Alla luce di questa considerazione il lavoro proposto, mosso dalla convinzione che un buon riconoscimento delle proprie esperienze emotive costituisca un fattore indispensabile nella prevenzione di numerose forme di disagio e prevaricazione, segue l’obiettivo di aiutare i bambini a stare meglio tra loro nutrendo la capacità di riconoscere e rispettare l’emozione altrui.

Metodi di ingaggio e coinvolgimento basati su tecniche teatrali e narrative, role playing ed esercizi di danzaterapia eseguiti mediante stimoli ritmici e musicali, che sempre più consapevolmente sono al centro delle pratiche educative messe a punto dall’équipe pietrese, hanno consentito ai bambini partecipanti di calarsi in un percorso altamente gratificante, che, a partire dalla dimensione strettamente individuale che ogni percezione emotiva evoca ed esprime, ha progressivamente condotto verso una consapevole e più condivisa rappresentazione del proprio rapporto con gli altri.

I bambini hanno accolto con entusiasmo ed interesse le attività proposte, dimostrando, seppur con qualche momento di comprensibile fatica legata alla loro tenera età, l’importanza di promuovere anche in differenti contesti esperienze ludiche di socializzazione che costituiscono un bisogno sempre meno appagato nella frenesia della vita quotidiana.

I partecipanti hanno imparato a nominare le emozioni primarie (come la rabbia, la paura, la tristezza, la gioia, la sorpresa, l’attesa, il disgusto e l’accettazione) e a confrontarsi con le emozioni più complesse da queste derivano; hanno affrontato la sensazione, talvolta imbarazzante, talaltra adrenalinica, ma comunque sempre stimolante e generativa, dell’essere loro autentici protagonisti di un percorso espressivo essenzialmente inclusivo; hanno avuto l’occasione di raccontarsi agli altri, ascoltarsi e regalare qualcosa di significativo attraverso le “parole sentite” dell’emozione; hanno infine esercitato il controllo del movimento attraverso stimoli esterni e ascoltato le sensazioni derivanti dal contatto di piedi, spalle, mani e schiene attraverso semplici ma intensi esercizi collettivi.

L’incontro è stato per tutti vera opportunità per rielaborare oltre a quello col sé anche il rapporto con il proprio gruppo-classe. Piano che integra e valorizza ancor più le parole citate dello scienziato portoghese: imparare a nominare le scoperte del proprio “mondo emozionale” può essere – e spesso è – occasione proficua per operare cambiamenti sugli schemi sociali ai quali si partecipa. Risponde a questo principio l’attività che ha concluso l’incontro: Di te mi piace, una sorta di diploma che i piccoli partecipanti hanno potuto scrivere e donare ai propri compagni di scuola.

 

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