Family HUB
Il dialogo quotidiano in famiglia: i modi, gli effetti, il valore, le possibilità e le criticità.
Il dialogo quotidiano in famiglia non è solo uno strumento per scambiare comunicazioni e informazioni, ma è una esperienza di relazione, di espressione, di cura educativa, che ha effetti formativi importanti sulla costruzione di identità dei figli, sul loro modo di pensare e di collocarsi nel mondo e sul modo di vivere le relazioni affettive. Proveremo a pensare insieme come si comunica in famiglia, non per trovare “il modo giusto” e tantomeno per andare a caccia degli errori, ma per riconoscere il modo di comunicare proprio di ogni famiglia, per comprendere che ciò che consideriamo come errore ha dei motivi e può insegnarci molto, e per provare a sentirci più consapevoli e liberi nel dialogo familiare, così dilatato e intensificato dalla situazione attuale.
Anna Rezzara
È Professore Senior dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, dove ha insegnato per molti anni Pedagogia e Psicopedagogia. La sua ricerca e la sua attività hanno riguardato in particolare la relazione e la comunicazione educativa, lo studio clinico dell’esperienza educativa, l’educazione dell’adolescenza, la progettazione e la valutazione formativa, l’educazione scolastica, la formazione dei formatori e degli educatori.
Genitori per il futuro: proiezioni e traiettorie.
Consci che uno degli effetti stranianti della pandemia è quello di rendere il futuro traballante e incerto, sappiamo che è proprio in queste circostanze che un “pensiero progettuale” ben condotto può riaprire un fecondo dialogo creativo e costruttivo. Il tema è interrogarne i molteplici aspetti alla luce delle esperienze di padri e madri che possono fornirci la loro personale visione “al futuro”, per passare poi ad uno sguardo più consapevole verso “il futuro” che può ancora riguardarci tutti.
Gloria Ferrero e Daniela Rosas
Ideatrici del Progetto IF Life Design e socie fondatrici dell’Associazione Inventure. Formatrici e Life Designer, si occupano di sostenere le persone a pensare al proprio futuro, con particolare attenzione ai giovani e alle famiglie. Sono impegnate da diversi anni in progetti per la prevenzione e contrasto alla povertà e contrasto della povertà educativa e della dispersione scolastica, realizzazione di attività culturali di interesse sociale con finalità educative, nonché educazione, istruzione e formazione, cultura del lavoro dignitoso e istruzione di qualità.
Internet: opportunità e rischi per i più giovani
Quali sono i vantaggi ed i rischi della connessione on line per i nostri ragazzi?
La tecnologia mette a disposizione risorse affascinanti e, come in tutte le cose umane, la possibilità di un loro uso malevolo; chi ha responsabilità genitoriali cosa può fare per garantire un’esperienza positiva ai ragazzi? A quali segnali dobbiamo prestare attenzione? Come intervenire?
Un incontro introduttivo per essere informati e riflettere insieme.
Walter Vannini
È stato educatore e giudice onorario minorile. Per il Comune di Milano ha coordinato interventi nelle scuole per la prevenzione dall’uso deviante delle tecnologie legate ad internet e per la tutela delle vittime. Formatore a più livelli, è consulente sui temi della devianza e della tutela delle vittime.
Genitorialità al tempo del Covid
Quali sono i modelli genitoriali utilizzati nella vita quotidiana pre Covid-19 e quali cambiamenti possono essere evidenziati? Esplorare l’esperienza del lockdown provando a mettere a fuoco la necessità dell’adattamento intelligente delle proprie pratiche genitoriali, con l’obiettivo di immaginare la genitorialità reale come “costruzione quotidiana”, mai conclusa e sempre rinnovata, in relazione alle sfide esterne e alla propria genitorialità ideale.
Anna Rosa Favretto
È professore ordinario di Sociologia presso il Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell’Università del Piemonte Orientale. I suoi lavori, teorici e di ricerca, riguardano, tra gli altri temi, la salute nell’infanzia e nell’adolescenza, le famiglie e la genitorialità, la socializzazione dei bambini e degli adolescenti alle norme, il diritto alla salute e al benessere di bambini e adulti.
La gestione della salute e della malattia. Riconoscere le competenze ai propri figli
Saper leggere e promuovere le competenze dei propri figli è un importante compito di cui essere consapevoli. L’attuale situazione di crisi ha fortemente amplificato anche questa responsabilità genitoriale, ma occorre riflettere più a fondo sulle diverse rappresentazioni della salute e della malattia offerte dai bambini e dai ragazzi. Riconoscere e dare spazio di espressione alle competenze di bambini e ragazzi in tema di salute e di malattia può favorire nuovi modi di relazione e nuove pratiche nella quotidianità familiare.
Francesca Zaltron
È sociologa della salute e dell’infanzia e lavora presso il Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell’Università del Piemonte Orientale. Da numerosi anni svolge ricerche sull’infanzia e sull’adolescenza con una particolare attenzione ai temi della salute, delle malattie croniche, delle relazioni familiari e in ambito terapeutico, privilegiando innanzitutto l’espressione del punto di vista delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi.
Oltrepassare lo specchio: bambini e ragazzi da essere fragili a diventare invisibili
I bambini e i ragazzi sono stati definiti, nel periodo della pandemia, in vari modi: da soggetti fragili, a soggetti che dovevano proteggere i nonni fragili, da fruitori di tantissimi servizi a attori isolati della costruzione del proprio tempo e delle proprie competenze, da minori a volte anche iper-protetti a cittadini vincolati che necessariamente dovevano interpretare pericoli inafferrabili seppur presenti e inquietanti. Dalla fragilità all’invisibilità a volte basta poco e allo specchio cosa vedi?
Francesca Zaltron
È sociologa della salute e dell’infanzia e lavora presso il Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell’Università del Piemonte Orientale. Da numerosi anni svolge ricerche sull’infanzia e sull’adolescenza con una particolare attenzione ai temi della salute, delle malattie croniche, delle relazioni familiari e in ambito terapeutico, privilegiando innanzitutto l’espressione del punto di vista delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi.