I bambini si siedono a semicerchio e osservano una valigia e un bidone che l’educatore tiene accanto a sé. L’educatore chiede ad alcuni ragazzi di aprire i due contenitori e spargere il contenuto sul pavimento (campioni, oggetti e imballaggi fatti di plastica e altri materiali plastici meno conosciuti). Introduce l’argomento parlando del progresso tecnologico e spiegando come l’uomo abbia dapprima imparato a usare i materiali naturali per poi inventarne di nuovi. A turno ogni bambino sceglie degli oggetti che conosce e altri che non conosce e prova a spiegare l’uso di quelli noti e a fare un’ipotesi di utilizzo di quelli sconosciuti

Dopo aver compreso cosa sono e a cosa servono gli oggetti sparsi sul pavimento si procede alla catalogazione di ciascun campione. Obiettivo sarà comporre insiemi omogenei che consentiranno di distinguere differenti usi. Attraverso il filmato successivo saranno introdotte sei azioni della vita quotidiana per le quali la plastica è divenuta indispensabile: abitare, nutrirsi, viaggiare, comunicare, fare sport o trascorrere il tempo libero, prendersi cura di se stessi. Infine i bambini osserveranno un filmato che riassume la storia della plastica e alcuni video storici

Al termine dell’attività l’educatore favorirà un momento di confronto sul significato del termine “plastica”: non il nome di una sostanza naturale, di un minerale o di un materiale inventato dall’uomo, bensì una caratteristica, un aggettivo, una potenzialità, ovvero: “malleabile”, “plasmabile su misura”. Saranno quindi proposti degli interrogativi ai quali i bambini cercheranno di rispondere sulla base di ciò che hanno osservato, ascoltato e compreso