La grotta della Bàsura (in dialetto ligure: della Strega), nota sin dal secolo scorso per le esplorazioni dello studioso don Nicolò Morelli, canonico di Pietra Ligure, è sicuramente la più spettacolare del complesso carsico di Toirano. Nel 1950, alcuni appassionati locali di speleologia scoprirono una serie di sale interne che seguono un percorso di circa 450 metri, rimanendo estasiati dalla ricchezza e varietà di concrezioni naturali. Scoprirono anche che nella grotta esistono numerose tracce del leggendario orso delle caverne (Ursus spelaeus), che vi si recava per trascorrervi il letargo; la sua presenza è attestata da un gran numero di resti ossei, da impronte di zampe sul suolo e dalle tracce di unghiate sulle pareti. Non solo! scoprirono inoltre testimonianze ancor più preziose, riferibili all’uomo preistorico, recentemente datate a circa 12.000-12.500 anni fa; si tratta di impronte di piedi, mani e ginocchia e, nella “sala dei misteri”, di numerose palline d’argilla attaccate alla parete contro la quale furono scagliate, probabilmente con significato rituale. Queste tracce sono riferibili a uomini del Paleolitico superiore, cacciatori-raccoglitori che frequentavano la regione e utilizzavano questa grotta non come abitazione ma probabilmente per scopi rituali. Oltre alla visita guidata è possibile svolgere, all’interno dell’area della grotta, due laboratori didattici sulla vita e l’arte dell’uomo primitivo.

Chiuse dal 16/12/2019 al 25/12/2019.